È giusto portare nuovamente all’attenzione dei lavoratori e dei contribuenti oltre che all’attenzione dei politici italiani ed europei, che in Italia c’è un sindacato ancora degno di tale nome in quanto pone la tutela dei diritti dei lavoratori sopra tutto il resto.
Un sindacato che opera in regime di volontariato e che ripudia i giochi di potere volti al solo accrescimento di posizioni personali o di categoria. Questo Sindacato si chiama
CONFAEL che per mezzo della Segreteria Generale capitanata dal Dott. Domenico Marrella fa proprio questo, tutela i diritti di oltre 300.000 iscritti appartenenti a 30 settori lavorativi differenti come infrastrutture e trasporti, incluso quello aereo, di cui ho l’onere e l’onore di ricoprire la carica di segretario nazionale.
Presto avremo un nuovo governo ed è quindi il caso di tornare a parlare, dopo un periodo di prolungato silenzio, dettato dal muro di gomma istituzionale in cui ci siamo imbattuti durante la presidenza Draghi, di ciò che riteniamo sia giusto fare nell’interesse nazionale per ciò che concerne i settori che rappresento.
É indissolubilmente certo che ogni circostanza é generata da una serie di concause, dalle più grossolane a quelle più sottili e se avrete la pazienza di leggere o ascoltare i contenuti di questo comunicato riceverete in cambio onestà intellettuale e coerenza di azione, qualità che codesta segreteria ha già dimostrato di possedere.
Viaggiare in auto, autobus, treno, nave o in aereo può rivelarsi una vera e propria odissea dai risvolti impronosticabili e nonostante le sempre più stringenti normative legate alla sicurezza, più pericoloso che mai.
Basti pensare al numero di morti per incidenti stradali che abbiamo avuto negli ultimi 3 mesi – la media di otto al giorno – ai disagi che hanno subito milioni di viaggiatori che hanno scelto le rotaie che dovrebbero essere veloci e sicure e che invece hanno ritardi ricorrenti tra suicidi ed altri casi come quello del 1 Agosto 2022 avvenuto sulla linea Torino – Roma causato dall’attraversamento di un binario ad alta velocità da parte di un animale di grossa taglia in toscana; circostanze evitabili con l’installazione di barriere protettive lungo i binari di un convoglio che viaggia a 300 km orari.
Coloro i quali hanno invece provato a spostarsi in aereo hanno dapprima dovuto sventare le trappole di siti di compagnie low cost, tutte straniere, che ormai governano il nostro mercato interno, siti che meriterebbero l’attenzione da parte dell’AGICOM in materia di trasparenza della comunicazione. Superata la prima trappola si sono ritrovati dinanzi a scioperi strumentali proclamati in nome dei lavoratori ma che in realtà servivano a ricattare il Governo per ottenere maggiore considerazione; il cibo per gli equipaggi Ryanair, ad esempio, manca da sempre o se vogliamo dal 1984 quando fu redatto il Business Plan e fondata la compagnia: i finti sindacati hanno sempre ignorato le criticità denunciate dai lavoratori Ryanair ma in tempi di magra – con la fuga di iscritti – hanno ben pensato di giurare battaglia per essi, promessa svanita con le dimissioni di Draghi. Ad eccezione di qualche video di indignazione ad uso e consumo del web da parte di vip, registrati addirittura in aree aeroportuali che dovrebbero essere sterili, non vi è nulla di nuovo sotto il cielo. Nulla di fatto per i lavoratori e gravi disagi per tantissimi italiani che nella prima estate post covid hanno vissuto vacanze da incubo.
Ecco l’Italia di oggi: un’Italia che doveva approfittare dei fondi del recovery per far nascere un nuovo sistema trasportistico unico come cinguettava la ex ministra dei trasporti De Micheli e con ITA che è la grande assente delle tribune politiche pre-elettorali in quanto argomento scomodo essendo covo di interessi personali e di casta come lo era Alitalia.
Le responsabilità dello status quo sono ascrivibili a tre categorie di attori di questo ridicolo spettacolo ed al fine di trasmettere meglio il concetto, le appelleremo cupole parassite che sono appunto:
– Governanti e dirigenti dell’apparato legislativo (pubblico)
– Imprese canaglia e manager corrotti (privato)
– sindacati e lavoratori stessi (sociale)
Ciascuna di queste categorie è responsabile, a svariati livelli, di:
– bassi salari;
– dell’incolumità fisica dei lavoratori e dei viaggiatori;
– dei disservizi che quotidianamente viviamo e di cui faremmo volentieri tutti a meno.
L’allegoria con il parassita, microbo che vive sopra o all’interno di un’altro essere vivente dal quale trae il necessario per la sopravvivenza, è pertinente poiché:
– il “pubblico”, nel migliore dei casi, si serve del potere ad esso conferito per alimentare interessi di parte anziché quello sociale. Nel nostro dossier di Febbraio 2021 erano già esposte tutte quelle criticità che ITA sta affrontando oggigiorno a pochi mesi dalla sua nascita. Questo dossier consegnato al MISE assieme alle considerazioni sulla vicenda Air Italy regalata a Qatar Airways per essere sfruttata e liquidata assieme ai suoi 1500 lavoratori è passato in sordina e qualcuno, presto o tardi, dovrà rendere conto. Ministri e partiti politici hanno fatto orecchie da mercante, indignati ed interessati all’argomento solo all’occorrenza ma evidentemente troppo impegnati per occuparsene seriamente. Nel Settembre 2021 una nostra lettera avvisava la presidenza dell’Unione Europea di ciò che stava avvenendo in Alitalia – ITA – Air Italy: a differenza delle istituzioni italiane abbiamo ricevuto una risposta a cui però non è seguito alcun intervento atto ad arginare la situazione. Quanto affermato è tutto documentabile e restiamo fiduciosi che tutti i nodi verranno al pettine.
– le parti sociali in particolare cgil, cisl, uil, ugl si nutrono dell’ignoranza, mancanza di coraggio dei lavoratori e dei soldi che intascano dalle deleghe sindacali incassati anche in modo illegittimo poiché ad insaputa, spesso e volentieri, dei pensionati come abbiamo visto nella recente cronaca. Queste sigle sono guidate da segretari nazionali che una volta erano in prima linea nelle battaglie sociali e che oggi si presentano in televisione con lifting al volto e privi di contenuti significativi e che sono in trepidante attesa di una candidatura politica di rilievo. A questa cupola appartengono anche associazioni di lavoratori che incitano all’odio sociale e che detengono pistole e munizioni nelle loro sedi, sigle rivelatesi fuochi di paglia come ad esempio USB. E’ altresì popolata da associazioni di lavoratori minoritarie, ma con “amicizie che contano” e che grazie alle quali possono sedersi a tavoli di aziende e compagnie aeree senza avere iscritti come accaduto, ad esempio, nell’altra nuova realtà italiana, probabilmente la più virtuosa, Aeroitalia dove il ricatto messo in atto dalle cupole ha costretto il suo Ceo a doversi rimangiare la promessa di inclusività delle parti sociali per il “bene” della compagnia. In ITA – Italia Trasporto Aereo – sono state fatte inizialmente assunzioni dirette di poche centinaia di lavoratori ex Alitalia che a differenza di altri lavoratori hanno mantenuto anzianità aziendale con stipendi di gran lunga superiori dalle 1400 euro proposte agli assistenti di volo in una base come quella di Roma Fiumicino dove i costi per una tetra stanza in un appartamento condiviso variano dai 600 ai 1000 euro al mese e che purtroppo maldestramente i lavoratori continuano ad accettare; i Piloti sono tuttora ricattati per mezzo di una vecchia e consolidata pratica europea, ovvero, quella dell’accettare a testa bassa decisioni aziendali pena la bocciatura al semestrale controllo a cui sono sottoposti generando una situazione che mette a repentaglio anche la sicurezza del volo come avvenuto la settimana scorsa quando due piloti europei sono giunti alle mani e solo grazie all’intervento degli assistenti di volo è stata evitata un’escalation dagli esiti imprevedibili. ITA oltre ad aver svolto selezioni del personale in modo losco con la complicità di cving.com si è totalmente dimenticata dei tecnici manutentori di aeromobili decidendo di affidare tale delicata attività ad aziende esterne.
– la cupola privata infine, si nutre del lavoro a basso costo fornitogli dalle precedenti due cupole. Un consulente dell’aviazione di fama mondiale come il Com.te Fernand Danand ha tentato per oltre un anno di acquistare prima Air Italy poi Blue Panorama – recentemente dichiarata in fallimento – ma gli interessi di casta e conflitti di interesse come quelli della Dott.ssa Cristina Girelli – capro espiatorio del sistema, sfruttata e abbandonata essendo stata estromessa dal CDA ITA – glielo hanno impedito.
La segreteria Confael non è arretrata di un millimetro rispetto alle proprie posizioni sul trasporto aereo italiano.
L’ENAC ed il suo presidente che da quando è tale si è dimenticato di pubblicare le sue dichiarazioni dei redditi sul sito amministrazione trasparente, sono complici di una politica mercenaria che interessa l’aviazione civile Italiana ormai da 30 anni. Lo si è visto dalla mancata vigilanza sugli accordi , sulle operazioni Air Italy in quanto l’Ente non poteva non essere al corrente di quanto stava per accadere nel febbraio 2020 in Air Italy.
La segreteria Confael Trasporti Infrastrutture e Trasporto Aereo crede che queste tre categorie siano popolate per lo più da lavoratori, dirigenti e politici seri non ancora infettate dal parassita e che non lo saranno mai perché mossi da intenzioni genuine e virtuose, crede ancora che sia possibile migliorare il sistema ed è per questo che chiede ai futuri governanti italiani di considerare le seguenti azioni correttive:
– reale e costruttiva inclusione delle OO.SS. e A.P. nelle decisioni in materia di Trasporti, Infrastrutture e Trasporto Aereo
– portare a termine tutte le grandi opere in cantiere entro il quinquennio e creare un nuovo ente di controllo che supervisioni la realizzazione, la manutenzione delle infrastrutture e la sicurezza sul luogo di lavoro;
– realizzare barriere di protezione nei tratti percorsi dalle rotaie ad alta velocità ed impegnare gli operatori ad assumere personale destinato alla sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri affinché viaggiare in treno possa tornare ad essere un’esperienza sicura e puntuale;
– mantenere il controllo pubblico di ITA dopo aver liquidato l’intero management sopravvalutato per quanto concerne le competenze in materia di trasporto aereo e sovrapagato, garantendo al nostro paese una compagnia aerea di bandiera che possa garantire autonomia ed indipendenza in situazioni di emergenza come quella vissuta nell’ultimo biennio
– valorizzare Roma Ciampino e Milano Linate conferendo ai due aeroporti il ruolo di punti di ingresso per voli di medio raggio lasciando ad ITA ed alle Ferrovie Italiane il compito di garantire gli spostamenti interni al nostro bel paese come avviene in altri stati europei più avveduti di noi;
– bloccare nuove certificazioni di personale di volo fino al parziale assorbimento degli 8.000 disoccupati (Neos ed Air Dolomiti, ad esempio, si stanno accingendo ad utilizzare i fondi europei per la formazione di nuovo personale)
– supportare la creazione di una corporazione di tecnici manutentori di aeromobili che serva in primis ITA e che possa erogare servizi a terzi in un mercato ad altissima domanda e remunerabilità;
– riordinare il sistema di politiche attive del lavoro in quanto le regioni non riescono a garantire l’erogazione di corsi adatti a chi ha perso il lavoro poiché gli enti di formazione accreditati hanno spesso caratteristiche mercantilistiche piuttosto che formative.
Confael è sia al fianco dei lavoratori che delle aziende, riteniamo che ciò sia non solo possibile ma anche doveroso poiché, senza aziende non esiste lavoro e senza lavoratori non possono esistere aziende, neanche le più tecnologiche o automatizzate. Cerchiamo di dare forza a ciò che è giusto senza compromessi che vadano a discapito dei lavoratori o volti all’ottenimento di tornaconti di parte di alcun tipo in quanto, è doveroso ribadire, nessuno dei 30 segretari nazionali di categoria Confael percepisce uno stipendio. Condizione sufficiente questa a trasmettere il concetto che la nostra missione è di puro volontariato volto al bene della nostra economia e dei nostri lavoratori: grazie alla nostra coerenza possiamo ancora guardare negli occhi i laboratori senza provare vergogna.
Ringraziamo per l’attenzione ed auguriamo ogni bene possibile a tutti, inclusi coloro che stanno portando alla disfatta la nostra Nazione auspicando per quest’ultimi un cambio di rotta che solo una profonda presa di coscienza derivante dalla comprensione delle responsabilità legate ai ruoli che rivestono e che in estrema sintesi è quello di occuparsi dell’interesse sociale, senza il quale, nessuna decisione politica o profitto privato è in grado di portare un miglioramento collettivo e/o personale.